lunedì 1 giugno 2020

Step 14: un fatto di cronaca

VIRUS, COS'È L'EFFETTO PARADOSSO


La gente ha voglia di tornare a vivere.
Dopo due mesi di confinamento preventivo, è normale. Il pericolo, da adesso in poi, è ciò che i virologi chiamano "effetto paradosso". Ne ha parlato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano.
Il paradosso consiste nel dare per scontata la presenza del virus abbassando, di conseguenza, la guardia. E quindi precauzioni usate sì e no, distanziamento sociale che progressivamente si riduce, ripresa di abitudini, dal bar alla spiaggia come se niente fosse.
Peccato che ogni dettaglio sarà lì a ricordarci che quanto abbiamo vissuto non era uno scherzo o un'illusione.
Era vero.
Abbassare la guardia, che in una percentuale ridotta della popolazione si è tradotta nei Navigli affollati e nella gente in spiaggia a Mondello in Sicilia, è l'atteggiamento più pericoloso che possiamo tenere.
E, secondo il parere di chi scrive, tende a sommarsi con l'idea che si torni alla normalità come la conoscevamo prima dell'epidemia.
Non è così. Non è più, così.
Non dopo i camion militari con le bare dei deceduti.
Non con le persone morte in solitudine.
Non quando vedi su internet o senti nei telegiornali, le testimonianze dei guariti che hanno vissuto la terapia intensiva.
Non può esserlo più, perché banalmente, il virus non è sparito. Diventerà, usando un termine mutuato ai virologi, endemico. Significa costantemente presente.
Se c'è il virus e ci siamo anche noi significa che questa è la nuova normalità e come tutte le cose nuove siamo chiamati a imparare.

Tratto da quotidiano online Vivere Milano

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